La bioimpedenzometria è una delle metodiche più precise e veloci per la valutazione della composizione corporea.
Presso l’ambulatorio è possibile effettuare la bioimpedenzometria, attraverso uno strumento che misura la massa magra, grassa e i liquidi corporei del soggetto.
Bioimpedenziometria – caratteristiche e funzionamento
La bioimpedenziometria è un metodo di valutazione della composizione corporea indiretto, con diversi pregi e vantaggi; tra questi: la rapidità di esecuzione, la non invasività.
La bioimpedenziometria misura l’impedenza offerta da un corpo al passaggio di una corrente elettrica alternata a bassa intensità (800µA) e frequenza fissata; i tessuti magri conducono la corrente fissata più dei tessuti grassi in quanto contengono una maggior quantità di acqua ed elettroliti. Ne deriva che la capacità di conduzione è direttamente proporzionale alla quantità di acqua ed elettroliti contenuti. Per rigor di logica, la resistenza è direttamente proporzionale (alta) negli individui con maggior quantità di tessuto adiposo perché il grasso è un pessimo conduttore di corrente a causa del suo basso contenuto in acqua.
Per una buona rilevazione con bioimpedenziometria
Per compiere una corretta rilevazione bioimpedenziometrica è necessario:
- Porre correttamente gli elettrodi (4 cm di distanza nero prossimale rosso distale);
- Riconoscere eventuale disidratazione;
- Valutare l’importanza dell’esercizio fisico svolto;
- Istaurare un ambiente caldo e termicamente idoneo;
- Sterilizzare e pulire le superfici di conduzione.
Inoltre, ti ricordo che per ottenere dati attendibili e ripetibili il soggetto deve:
- Essere a digiuno
- Non aver svolto attività fisica nelle ore precedenti (almeno 8)
- Avere la vescica vuota
- Essere astinente da alcool nelle ore precedenti (almeno 48)
- Essere astinente da diuretici nelle ore precedenti (almeno 7 giorni)
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